"Ci vuole cultura e struttura. Ci vuole un’organizzazione, radicata e flessibile, giovane e coraggiosa: un soggetto politico che si metta in rete con tutte le esperienze innovative, e che tessa il filo delle idee e delle passioni autentiche. " (dal Manifesto fondativo di Sinistra Ecologia Libertà)


mercoledì 26 ottobre 2011

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA CONGRESSUALE SEL COLLEGNO

Care compagne e cari compagni,
è convocata l’assemblea congressuale del circolo SEL COLLEGNO per

SABATO 5 NOVEMBRE 2011
ore 09.00 – 13.30
c/o Circolo Aurora, saletta rossa - 2° piano
via Bendini, 11 – Collegno

Svolgimento dei lavori:

9.00 Apertura dell’ Assemblea Congressuale
Costituzione Presidenza dell’Assemblea congressuale
Saluti delle forze politiche, sindacali e delle associazioni del territorio
Presentazione dei documenti congressuali

11.00 – 13.00: Votazione dei documenti congressuali, con voto palese
Dibattito aperto a iscritte/i e simpatizzanti
Presentazione ordini del giorno

13.00: Termine votazione documenti e presentazione ordini del giorno
a seguire: Votazione degli ordini del giorno
Proclamazione dei risultati della votazione
Elezione delle/dei delegate/i di ciascuna mozione
Elezione dei gruppi dirigenti del circolo

13.30 circa: Termine dei lavori

Collegno, 25 ottobre 2011

La segreteria del circolo
SEL Collegno

lunedì 17 ottobre 2011

CONTRO OGNI FORMA DI VIOLENZA

Il Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà di Collegno vuole sottolineare con forza il netto rifiuto verso ogni forma di violenza. Crediamo che gli avvenimenti accaduti a Roma sabato pomeriggio siano da condannare vigorosamente e teniamo a ribadire che né gli organizzatori, né i manifestanti hanno niente a che spartire con i facinorosi. Così come a Genova dieci anni fa, anche l'altro ieri si è manifestato un attacco violento che le forze dell'ordine non hanno saputo, o voluto, gestire. Su Repubblica di oggi viene pubblicata un'intervista a un black bloc, il quale dichiara che era ormai un anno che si preparavano a questa guerriglia, ritrovandosi una volta al mese nelle strade greche. Se tutto questo è vero, com'è possibile che non si siano mai presi provvedimenti? E' stato davvero inaspettato l'attacco a Roma? Qualunque sia la risposta, noi cittadini indignati abbiamo l'amaro in bocca perché, proprio come a Genova, il dibattito si sta concentrando unicamente sugli scontri e non sulle tematiche portate in piazza. Istanze che vanno al di là dell'appartenenza politica o sociale, che coinvologono tutti i cittadini di questo paese già messo in ginocchio dalla crisi finanziaria e dalla pessima gestione politica. La distruzione violenta di una città non può essere la risposta a questa situazione disastrosa. L'unica risposta possibile è la politica, quella seria.
Fraterni saluti.

La segreteria di SEL Collegno

martedì 11 ottobre 2011

CI RIPROVANO

Mentre le tre principali agenzie di rating declassavano l'Italia, il premier partecipava alla festa di compleanno dell'amico Putin e si lanciava in una campagna mediatica di rincorsa dei voti perduti al grido di "Forza Gnocca". Se la situazione del nostro Paese non fosse così grave, verrebbe quasi da riderci su, come faceva Corrado Guzzanti anni fa, vi ricordate? "E sforza Italia...le gocce da prendere..." in un'impareggiabile parodia dell'inno più martellante della storia. Però erano altri tempi e le persone riuscivano ad arrivare ancora a fine mese, per cui perdonavano al premier i suoi agganci col mafioso Mangano, gli innumerevoli processi che lo coinvolgevano e perfino le leggi ad personam. Ora, invece, la fotografia della nostra società è ben diversa. Chiudono le aziende, grandi o piccole che siano, chiude Irisbus, i genitori devono compensare con soldi propri i tagli che vengono effettuati ogni anno alla scuola pubblica e il popolo delle partite Iva ha raggiunto quota un milione e mezzo nei giovani. Nel mondo capitalistico la partita Iva avrebbe dovuto rappresentare la massima ambizione raggiungibile, quella posizione di lavoratore libero e indipendente che si confà al modello del "più lavoro, più guadagno". Invece no: sono tutti designer, architetti, ingegneri e chi più ne ha più ne metta, che svolgono il ruolo di lavoratore dipendente, con tanto di cartellino da timbrare, per 1.200 euro al mese se va bene, a cui devono aggiungere l'onere di pagarsi l'INPS e le tasse sul lavoro. O così o niente. Prendere o lasciare. Difatti i giovani prendono, sanno che ora come ora avere un posto di lavoro è un privilegio, seppur gratuito, o mal pagato, o sfruttato. Questa classe politica ci ha rubato il futuro, le pensioni, il diritto ad avere un contratto di lavoro decente, ad avere la maternità retribuita e la possibilità di accendere un mutuo denza l'intervento dei genitori. I giovani si devono organizzare, devono scendere in piazza il 15 ottobre e gridare con tutta la forza che hanno i loro diritti fondamentali. Il diritto allo studio e al lavoro, così come previsto dalla nostra Costituzione. Bisogna che questo governo di nani e ballerine lasci il posto a persone più serie e più oneste. E questo deve accadere prima che firmino il DDL Intercettazioni e la prescizione breve. Ci riprovano, ci riproveranno sempre, perché l'unico interesse di Berlusconi è Berlusconi stesso. Ma, ancora una volta, scendiamo in piazza per dire NO ALLA LEGGE BAVAGLIO. Noi cittadini, noi uomini, noi donne, noi giovani, vogliamo essere informati. Fermiamo questo scempio.