Secondo i dati OCSE del maggio 2015, in Italia il 20% della popolazione
possiede il 61,6% della ricchezza nazionale netta. Anche tra i
benestanti la forbice è molto ampia: il 5% più ricco possiede il 32,1%
della ricchezza, e di questa all'incirca la metà (il 14,3%) è in mano
all'1%.
E' ormai indifferibile nel tempo la necessità di ridefinizione di un nuovo sistema di welfare, un modello di welfare universale, che estenda tutele e diritti acquisiti a coloro cui vengono negati. Questo modello non può prescindere dall'istituzione di un Reddito Minimo Garantito (in Europa manchiamo solo noi, la Croazia e la Grecia), forma indispensabile in un Paese come il nostro, in cui la ricchezza è distribuita in modo tanto disomogeneo.
In Piemonte i dati sulla disoccupazione e sulla precarietà sono
allarmanti. Secondo gli ultimi dati Istat, le persone in cerca di
occupazione in Piemonte erano 226.000 nel 2014, con un aumento di 17.000
unità sull’anno precedente. Il tasso di disoccupazione è dell’11,3%
circa ed è cresciuto in maniera esponenziale nel 2014, soprattutto per i
giovani fino a 24 anni, dove è salito dal 14-15% all’attuale 42,2% (da
20.000 a oltre 50.000 ragazzi in cerca di lavoro). I Neet (soggetti non
in formazione né in cerca di lavoro) si stimano intorno ai 140.000.
Per far fronte a questa situazione è stato presentato un progetto per l'istituzione di un Reddito di Autonomia regionale. La
proposta di legge, di cui il capogruppo di SEL in Regione Piemonte Marco Grimaldi è il primo firmatario, prevede un massimo di 600 euro al mese destinati al sostegno di d
isoccupati, inoccupati e di soggetti riconosciuti inabili al lavoro, e circa 400 euro al mese per i lavoratori precariamente occupati o sottoccupati.
Il Consiglio Regionale del Piemonte, il 16
giugno, ha approvato un
ordine del giorno per avviare una discussione sull’istituzione di un reddito di autonomia a
livello regionale, in quanto “
appare sempre più urgente una misura
universale per sottrarre chi è in cerca di occupazione alla ricattabilità del
lavoro precario, contrastare la povertà, promuovere l’integrazione sociale e
garantire una qualità di vita adeguata alla dignità delle persone”.
La proposta di legge regionale sull'istituzione di un Reddito di autonomia potrebbe mira a far diventare il Piemonte una regione apripista in attesa di interventi di carattere nazionale.
Come circolo di Sinistra Ecologia Libertà Collegno ci stiamo impegnando a sostenere questa proposta di legge: la nostra capogruppo in Consiglio comunale, Tiziana Manzi, ha protocollato una mozione in merito e stiamo organizzando delle iniziative sul territorio.
Roberto Bacchin - coordinatore SEL Collegno