Il 12 novembre 2011 rimarrà indelebile nella memoria di tutti noi come il giorno in cui Berlusconi ha liberato il Paese dalla sua ingombrante presenza. Dopo 17 anni di pornografia sociale, di volgarità e di leggi vergogna, gli italiani hanno tirato un sospiro di sollievo e sono scesi in piazza a festeggiare. Le immagini che ci arrivavano da Roma la sera delle sue dimissioni, fotografavano con estrema precisione il comune sentimento del popolo italiano: un popolo che finalmente ritrova se stesso in una festa che sa di liberazione. Berlusconi e i suoi lacchè hanno portato il Paese a una deriva non solo economica, ma principalmente socio-culturale. Ed è proprio su quest'ultimo punto che Sinistra Ecologia e Libertà combatterà la sua battaglia più grande: sconfiggere il berlusconismo. E' necessario creare una società che veda come prioritaria la dignità dell'individuo e del suo lavoro, attuando riforme che consentano il raggiungimento dell'equità fra le diverse parti sociali: questo è il principio con cui il nostro partito si rapporterà all'attuale governo tecnico.
Il governo Monti, che nasce come risposta tecnica a una crisi europea e globale, presenta una grave assenza sull'unico tema che è globale per definizione ed in modo imprescindibile, ovvero l'ambiente. La parola d'ordine delle manovre del nuovo governo è "crescita" ed è dall'interpretazione di questa singola parola che può nascere il grande equivoco che riguada il nostro futuro. Cos'è infatti più importante: l'aumento di produzioni di beni sfruttando risorse non rinnovabili, l'aumento di emissioni inquinanti, oppure la crescita della nostra consapevolezza nell'utilizzo sostenibile del pianeta? Sembrerebbe che l'urgenza di risolvere la crisi sia un argomento in grado di surclassare qualsiasi piano di sviluppo razionale basato sul buon senso. Tale urgenza ci dovrebbe, invece, far riconsiderare l'uso delle parole "crescita" ed "equità", sostituendole con "decrescita sostenibile" e "giustizia sociale".
In quest'ottica riteniamo opportuna l'introduzione di una patrimoniale pesante sugli alti reditti e i grandi beni immobiliari, ripristinando quel senso di giustizia e solidarietà sociale da tempo assopito. L'altra faccia della medaglia di questa manovra, sarebbe un effetto positivo sulla lotta all'evasione fiscale, che permetterebbe di non far pagare la crisi ai soliti noti.
Dopo anni di finta equità si rende necessaria una presa di posizione che sia più autenticamente giusta piuttosto che ipocritamente equa. Difatti di ingiustizie se ne sono viste molte nell'ultimo periodo, la più clamorosa è rappresentata dalla chiusura dello stabilimento di Termini Imerese e delle politiche nella ex Bertone di Grugliasco, rientrate parzialmente grazie al doveroso intervento governativo di Passera. La sua telefonata risolutiva è sembrata quasi un miraggio in un paese ormai avvezzo alla totale assenza ed incompetenza dell'ex ministro Sacconi, la cui unica finalità era quella di operare in odio ai sindacati Cgil e Fiom.
Non possiamo ignorare il fatto che questa risposta "tecnica" è a breve scadenza e che ad essa farà seguito una nuova coalizione politica. La nostra ferma convinzione è che questa alleanza politica debba essere selezionata con un sistema elettorale diverso da quello attuale e auspichiamo, quindi, una riforma che restituisca voce al popolo attraverso la scelta diretta dei propri rappresentanti.
Tanti tecnici auguri di buon lavoro al governo Monti!
Gruppo consiliare Sinistra per Collegno
Mauro Grosso Ciponte
Tiziana Sciarrino
Circolo Sinistra Ecologia Libertà – Collegno
Via Bendini 11, sel.collegno@live.it
selcollegno.blogspot.com, 3423783595