di Enrico Manfredi (coordinatore SEL Collegno)
Nella società di oggi non esiste più una politica che una volta veniva definita per il “diritto alla casa”, una politica che negli anni ha consentito a milioni di italiani di poter avere un tetto sotto cui vivere, nonostante non si avessero le risorse per una casa da comprare o affittare.
Sinistra Ecologia Libertà si è sempre distinta, portando avanti numerose battaglie per garantire quello che, oltre ad essere un diritto implicitamente tutelato dall’art. 2 della Costituzione Italiana, è un diritto fondamentale contenuto nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (art. 25).
Nel Consiglio comunale di Torino, il capogruppo di SEL, Michele Curto (oggi candidato alle elezioni regionali), ha presentato diverse mozioni e progetti sul diritto alla casa: da Torino 0 Gradi e Nessuno sotto Zero all’uso delle caserme per affrontare l’emergenza abitativa.
Anche a Collegno il problema casa esiste, ma con caratteristiche differenti da quelle di Torino, perciò è necessario trovare soluzioni appropriate e commisurate ai reali bisogni.
Come consigliere comunale mi batterò perché anche qui a Collegno si affronti questo problema con determinazione: la prossima amministrazione dovrà immediatamente avviare un piano casa straordinario per affrontare la crisi, con nuove case popolari per i collegnesi più in difficoltà e progetti di social housing (aprendo a collaborazioni fra pubblico e privato) per le giovani famiglie e gli anziani soli, con recupero degli spazi abbandonati.
- Piano straordinario di edilizia sociale con recupero risorse dal “Fondo globale regioni edilizia sovvenzionata – ex Gescal”, già depositate su un conto corrente della Cassa Depositi e Prestiti, ancora in via di erogazione annuale dallo Stato alle regioni.
- Recupero, riqualificazione, acquisto di invenduto, aprendo trattative sulle tariffe applicate dai costruttori. Facendo leva su questi tre strumenti si individueranno il maggior numero possibile di appartamenti da destinare all’emergenza casa.
- Nuovo “Piano casa” che sarà attuato non attraverso la realizzazione di nuovi alloggi, bensì attraverso il recupero di appartamenti già esistenti, iniziando dalle proprietà comunali in disuso, come Villa Guaita o il complesso di Via Oberdan, in collaborazione con investitori privati.
- Utilizzo di spazi attualmente non residenziali (terziari, commerciali ed ex produttivi), con riconversioni e cambio di destinazione d’uso in modo da recuperare spazi ad oggi preda del degrado e trasformarli in ulteriore disponibilità di spazi abitativi a basso costo.
- Recupero del patrimonio immobiliare pubblico del Villaggio Leumann, recupero funzionale e abitativo, senza vendita del patrimonio storico collegnese ai privati.
(06/05/14 - enricomanfredi.it)
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