"Ci vuole cultura e struttura. Ci vuole un’organizzazione, radicata e flessibile, giovane e coraggiosa: un soggetto politico che si metta in rete con tutte le esperienze innovative, e che tessa il filo delle idee e delle passioni autentiche. " (dal Manifesto fondativo di Sinistra Ecologia Libertà)


mercoledì 9 novembre 2011

SI PRECIPITA

I primi due giorni di Novembre 2011 hanno sancito in modo tombale il giudizio del mercato rispetto alla grottesca accozzaglia di improbabili leader di eurolandia.
Gli attori sono sempre gli stessi: Francia e Germania da una parte, e Grecia e Italia dall'altra: sullo sfondo dei commenti idioti del tipo "questa è una crisi che noi non abbiamo contribuito a determinare" si staglia inequivocabile anche per chi si rifiuta di vederla una specifica crisi italiana. La specificità si manifesta in modo critallino nella bocciatura plaetaria del premier italiano Silvio berlusconi. Si perchè i numeri del paese parlano chiaro: non siamo messi poi cosi male, però siamo governati malissimo, e il mercato inteso come gli investitori istituzionali piuttosto che banche estere sono poco propensi a credere agli spot elettorali, non non sono cosi creduloni come gli elettori, loro i loro soldi li levano dalla nostra piazza.
Nella crisi globale si staglia quindi la nostra di crisi, una crisi italianissima nella forma e nella sostanza, una crisi che sa di pizza e mandolino, di poltrone pesanti, corruzione e prostituzione, la solita mafietta e di lavoratori e imprenditori che vengono massacrati dagli sceriffi di equitalia, mentre il mondo della corruzione e dello spreco è arroccato e protetto dai poteri forti.
Oggi si parla di alzare l'età pensionabile mentre la politica non abbassa i propri costi.
Oggi si parla di patrimoniale mentre le colf che puliscono le case dei generali dell'aereonautica vengono pagate piu dei chirurghi: L'alloggio del capo di stato maggiore a Roma, per dire, si estende su 399 metri quadri di parquet, 143 di marmo, 275 di terrazzo, 48 di pianerottolo interno. Ha inoltre 188 metri quadri di maioliche, 78 di «superfici vetrate», 240 di rivestimento in legno... Tenerlo in ordine richiede il nostro sforzo, compagni diamoci davvero da fare per pagare gli agi di questi baroni.

E' in questo panorama che si inserisce l'intervento salvifico di un organismo: la BCE. La Banca Centrale Europea sta acquistando i nostri titoli di stato per evitare che vengano scaricati da tutti, perdendo valore: sta intervenendo per salvaguardare praticamente tutti gli asset finanziari marci che esistono in eurolandia. Ora la domanda è scontata: chi sta rendendo instabili e disfunzionali i mercati: la banca centrale che li droga continuamente favorendo quindi investimenti su prodottiche non hanno solide basi oppure gli speculatori che operano volontariamente sul mercato rischiando i propri soldi e la propria reputazione?
Ecco il paradosso, è proprio chi ci sta salvando che ci sta in effetti rovinando con l'interventismo statale, con la pianificazione dei prezzi stabilita non dal mercato libero, ma da una comunità di burocrati.
Due giorni fa si apprende la nuova decisione di Mario Draghi di tagliare i tassi di interesse, e si tira un sospiro di sollievo, una boccata d'ossigeno, peccato che questa sia l'ennesima manipolazione forzta dei mercati obbligazionari, tutte le volte che i numeri escono prepotentemente dal mercato libero ecco che vengono soffocati da un intervento centrale.
Fino a quando questa farsa di interventi che drogano il mercato con moneta creata dal nulla potrà andare avanti? e soprattutto, quanto è veramente libero oggi il libero mercato?

Cosi oggi si precipita: le dimissioni di berlusconi sono tardive, incerte, non si capisce la tempistica, né con quali riforme, correttamente i mercati ci massacrano, colpendo non solo la volonta della classe politica tutta di assecondare solo i propri interessi, una classe politica che fino a 3 mesi fa non sapeva nemmeno cosa fosse lo spread btp-bund, si precipita, e probabilmente si continuerà a farlo. Ulteriori elezioni con questo improbabile porcellum riproporrebbero la stessa classe politica di incompetenti ladri che non devono rispondere ai cittadini bensi ai capi partito.
Ebbene si precipita, e probabilmente si continuerà a farlo.

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