"Ci vuole cultura e struttura. Ci vuole un’organizzazione, radicata e flessibile, giovane e coraggiosa: un soggetto politico che si metta in rete con tutte le esperienze innovative, e che tessa il filo delle idee e delle passioni autentiche. " (dal Manifesto fondativo di Sinistra Ecologia Libertà)


sabato 26 aprile 2014

Una Città in Comune; perchè mi candido al consiglio comunale di Collegno

di Enrico Manfredi (coordinatore SEL Collegno)


Siamo di nuovo qui. Il 25 aprile la lista di Sinistra Ecologia Libertà per Collegno è stata depositata con le numerose firme dei cittadini sottoscrittori. Da oggi si comincia la campagna elettorale per queste elezioni comunali.
La nostra strada è ad un punto di svolta, un cammino che viene da lontano, da un faticoso e difficile lavoro condotto in questi cinque anni, che ha grandi obiettivi per il futuro di questa città.
La lista: 24 collegnesi, 13 donne e 11 uomini, che daranno corpo, voce e gambe al nostro progetto. A me l’onore di condurre questa battaglia come capolista.


Le primarie di marzo sono state uno straordinario momento di partecipazione per i cittadini e per noi una preziosa occasione per mettere in circolo le nostre idee, incontrare i collegnesi nelle strade, nelle piazze, nei mercati, per stare accanto ai lavoratori Agrati nei primi giorni della loro vertenza.
Questa nostra campagna elettorale sarà come noi siamo: popolare, in mezzo alla gente, nelle strade e nelle piazze, fuori dalle fabbriche, dalle scuole, nei luoghi di aggregazione e cultura. Una campagna fuori dal comune, come lo sono da sempre le nostre idee.
Io penso che a questa città serva una sinistra nuova, che sappia tenere insieme la concretezza del voler governare per cambiare sempre in meglio e la radicalità dei nostri valori, che non saranno negoziabili, né ora, né mai: la difesa del lavoro e dei diritti di chi lavora, la difesa degli ultimi, i beni comuni (aria, acqua, suolo) come patrimonio collettivo, la scuola e i servizi pubblici contro ogni idea di privatizzazione, l’antifascismo come valore fondante della nostra società.
Per questo lo slogan della nostra campagna sarà “Collegno, una Città in Comune” ed ecco alcune delle nostre idee:
  • Collegno, una città che faccia immediatamente un piano casa straordinario per affrontare la crisi. Nuove case popolari per i collegnesi più poveri, social housing, aprendo a collaborazioni fra pubblico e privato, per le giovani famiglie e gli anziani soli.
  • Una città che continui a versare l’anticipo della cassa integrazione e costituisca un polo della formazione professionale, in sinergia con le realtà produttive del territorio, per il sostegno all’inserimento lavorativo dei giovani e per il reinserimento dei più adulti attraverso la riconversione professionale.
  • Collegno, una città che aumenta gli spazi per il protagonismo giovanile e il volontariato, nuovo motore della Collegno giovane. Sport, cultura e tempo libero a basso costo e ad alta partecipazione.
  • Una città che trasformi il Campo Volo in un grande parco urbano, senza speculazioni edilizie, integrandolo al nostro parco agronaturale della Dora Riparia, alla Pellerina verso Torino e con il bacino della Dora verso la Val di Susa, trasformando questo nel più grande parco agricolo e naturale dell’area metropolitana di Torino.
  • Collegno città verso i rifiuti zero, in cui si comprenda che i rifiuti sono una materia che ha un valore e che non vanno sprecati nelle discariche a produrre puzze sempre più insopportabili negli ultimi anni e nemmeno bruciati in un inceneritore che sta dimostrando tutta la sua inefficacia e pericolosità.
  • Una città sostenibile, pulita, intelligente ed ecologica. Con più biciclette, trasporto pubblico efficiente e puntuale, meno code e inquinamento. Un nuovo piano urbano della mobilità sostenibile: battaglia per il prolungamento della Metro con interscambio con la ferrovia, più bike-sharing, piste ciclabili più funzionali, navette efficienti e puntuali per tutti i quartieri.
  • Una città che si doti di un piano di “forestazione urbana” degli spazi non utilizzati o attualmente abbandonati o in degrado, per il recupero delle aree e come forma di contrasto all’inquinamento atmosferico.
  • Una città che non mangi più un centimetro del proprio suolo vergine, ma anzi promuova il settore agricolo come nuova possibilità di sviluppo occupazionale: difesa dei suoli agricoli collegnesi dal cemento e una “banca della terra” per mettere in contatto proprietari e giovani in cerca di lavoro.
Ci vedremo per le strade della città. A presto!

(26/04/14 - enricomanfredi.it)

Nessun commento:

Posta un commento