"Ci vuole cultura e struttura. Ci vuole un’organizzazione, radicata e flessibile, giovane e coraggiosa: un soggetto politico che si metta in rete con tutte le esperienze innovative, e che tessa il filo delle idee e delle passioni autentiche. " (dal Manifesto fondativo di Sinistra Ecologia Libertà)


lunedì 30 maggio 2016

Verità per Giulio Regeni

Giulio Regeni, l'appello della madre a L'Espresso

Giulio Regeni era un giovane ricercatore italiano dell'Università di Cambridge. Fu rapito il 25 gennaio 2016, giorno del quinto anniversario delle proteste di piazza Tahrir, e il suo corpo fu ritrovato il 3 febbraio successivo.


Le condizioni della sua salma, ritrovata vicino al Cairo in un fosso lungo l'autostrada Cairo-Alessandria, inducono a pensare che Giulio sia stato pesantemente torturato. I servizi di sicurezza del governo del generale al-Sīsī. sono fortemente sospettati di coinvolgimento nella sua uccisione, visti i legami che il giovane aveva con il movimento sindacale di opposizione. 

Giulio Regeni, l'appello della madre a L'Espresso


«La sparizione, e poi la tortura a morte di Giulio, è probabilmente l'espressione di un ingranaggio enorme, che gira, forse su se stesso, non si ferma e non mostra mai una parte definita. Ci rimanda sempre più lontano. Ecco, questo per me è il processo che sottende ai depistaggi. Vorrei fermare tutto ed avere un'immagine definita e chiara. Per trovare la verita». Paola Deffendi, la mamma di Giulio Regeni,  lancia un appello: «Tutti quelli che sanno, hanno visto o sentito cosa è successo a Giulio in quei terribili otto giorni, lo dicano».



Noi di SEL Collegno siamo stati promotori, insieme al resto della maggioranza, di una mozione presso il Consiglio comunale, con cui intendiamo unirci all'appello della signora Regeni. Il testo della nostra capogruppo Tiziana Manzi è stato approvato quasi all'unanimità.




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